Il mercato si sta rivelando ancora una volta imprevedibile. Forse era semplicemente troppo facile scommettere su un successone del 3DS, ma la prima ad aver peccato di ottimismo è la stessa Nintendo.

L'analisi arriva dal sito giapponese Inside-Games che sottolinea come le vendite complessive mondiali della console sono inferiori a quello che analisti e produttore si aspettavano anche per il solo territorio giapponese.

Le previsioni, infatti, dichiaravano che il 3DS avrebbe ripetutamente incontrato problemi di distribuzione a causa di una richiesta troppo elevata che non avrebbe permesso di soddisfare tutti gli ordini di acquisto ricevuti. Questo, in realtà, è accaduto solo ed esclusivamente nei primissimi giorni di vendita, dopodiché c'è stato un crollo verticale.

Presto per dire che il 3D non abbia avuto l'impatto preventivato, e la colpa principale è da imputare alla qualità media del software finora disponibile, che ha visto titoli piuttosto mediocri accompagnati da buoni prodotti che erano, però, poco più che conversioni di titoli disponibili in forma migliore per altre macchine.

I numeri sono questi: 1.200.000 3DS venduti nel mondo, 660.000 in Giappone, ma solo per questo territorio la Nintendo ne aveva confezionati 1.500.000, con l'intenzione di portare il prima possibile la produzione a due milioni di unità al mese. Non si sa quante ne siano arrivate in America ed Europa, ma anche in questi territori potrebbe esserci un calo delle richieste.

La condizione di estrema difficoltà della nazione giapponese potrebbe avere avuto un'influenza significativa, ma è evidente come il lancio molto anticipato della console abbia colto di sorpresa gli sviluppatori che la stanno lasciando preoccupantemente sguarnita.

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