Theatre of War 3: Korea (PC)
Il team Battlefront.com arriva alla terza installazione del suo strategico bellico, cambiando ambientazione e trasferendosi in Corea. Il risultato è accettabile, ma rimane una realizzazione tecnica sempre meno al passo coi tempi ed una difficoltà notevole anche per i più scafati appassionati della categoria, per non parlare della complessità gestionale che taglia fuori i non esperti.
Media voto: 6.4
Monster Tale (DS)
Alla faccia della stereoscopia, è il buon vecchio portatile a due dimensioni a godersi un bel gioco. Questo lavoro della Majesco è di quanto più difficile da descrivere per come mescoli nella sua struttura una varietà significativa di generi. L'azione è comunque da classico jump'n'run, ma non mancano puzzle, elementi da RPG e soprattutto una parte importante dedicata al "pet raising", ovvero al miglioramento di bestiole che ci aiuteranno nell'avventura. Peccato per una longevità modesta, per il resto un gran titolo.
Media voto: 8.3
The Legend of Heroes: Trails in the Sky (PSP)
Non si tratta di una novità assoluta, ma di una lungamente attesa localizzazione per un gioco di ruolo precedentemente disponibile nel solo idioma giapponese. Ben sei anni dopo il debutto è normale ritrovarsi di fronte ad una grafica non trascendentale, ma il videogame brilla per una straordinaria longevità di circa 50 ore, una storia coinvolgente ed un gameplay genuinamente divertente. Un bel regalo per l'anziana PSP.
Media voto: 8.1
NASCAR 2011 (PS3-X360)
Una licenza "ballerina" questa della NASCAR, che è passata di mano numerose volte ed il cui successo fu innescato principalmente dal rispettabilissimo episodio dei primi anni Novanta curato dalla meticolosa Papyrus. Oggi passa al duo Activision-Eutechnyx che non riesce a guadagnarsi grandi lodi, soprattutto a causa di un gioco online difettoso, ma anche le gare in singolo non brillano per mordente. Arriverà anche su Wii tra circa un mese e mezzo.
Media voto: 6.2
Mayhem 3D (PSN-XBLA)
Gli Zoo Games sono cresciuti grazie al mercato dei casual games per il quale hanno sfornato un fiume di prodotti principalmente su DS e Wii. Per i servizi di digital delivery Microsoft e Sony, però, hanno deciso di puntare sui racing games, di cui Mayhem 3D rappresenta un esponente originale, caratterizzato da un look fumettoso (ricordate Madworld su Wii?) ed un gameplay più che imparentato con Destruction Derby. Per fortuna sembra anche piuttosto divertente.
Media voto: 7.2
Stardrone (PSN)
Anche i puzzle game si mettono al passo coi tempi e Stardrone cerca di sfruttare tutto il possibile offerto dalla PS3. Si gioca con il Move e c'è persino il supporto alle TV 3D, ma qualche perplessità la desta proprio il gioco vero, strutturato come un bizzarro flipper in cui sfruttare dei rimbalzanti per raccogliere delle stelle. Un caos caleidoscopico in cui spremere le meningi, ma i pareri sulla sua qualità sono assai contrastanti.
Media voto: 6.8
Strania (XBLA)
A guardare il filmato, sembra di trovarsi di fronte ad una Dreamcast e non è un caso: i coder, infatti, sono i G. Rev, autori di shooter per la console Sega come Under Defeat e Border Down. A quanto pare, Strania offre ottimi momenti, ma è un po' avvilito da un'eccessiva brevità e da una difficoltà considerevole. Il know-how del team in questo genere, per fortuna, si nota e gli amanti degli sparatutto possono andare tranquilli.
Media voto: 6.7
The Dishwasher: Vampire Smiles (XBLA)
Si tratta del seguito di un platform hack'n'slash del 2009 che già si era distinto per uno stile molto particolare e molto indie. Vampire Smiles è un degno seguito, con un design grafico oscuro ed affascinante ed un gameplay impegnativo ma capace di regalare belle soddisfazioni. Realizzato quasi unicamente da una sola persona, pare alquanto valido artisticamente e le critiche maggiori sono rivolte ad alcuni passaggi esageratamente frustranti.
Media voto: 8.0
Trackmania: Build to Race (WII)
Questa serie di videogiochi fu una vera outsider al tempo del suo debutto. Niente grandi nomi alle spalle ed una formula basata completamente nella sfida al cronometro che, per quanto rischiosa commercialmente, ha innescato un vero e proprio fenomeno nel web, anche grazie al potente editor incluso. Tutta l'esperienza accumulata sulla piattaforma Windows si mette al servizio della Wii, che dopo diversi rinvii si gode un buon racing game, invecchiato bene e dalla longevità maiuscola. Imperdonabile, però, l'impossibilità di condividere le proprie creazioni in internet.
Media voto: 7.4
Moon Diver (PSN)
Secondo hack'n'slash del mese, stavolta nipponico e griffato Square Enix. L'ispirazione è tutta fornita da Strider, di cui Moon Diver sembra davvero puntare a divenirne un seguito spirituale. Purtroppo non si tratta di un capolavoro, il gameplay non è abbastanza appassionante ma note positive arrivano dal buon supporto al multiplayer, grazie al quale si può evadere da una ripetitività dell'azione che non è manco supportata da un impianto tecnico brillante.
Media voto: 6.5
Islands of Wakfu (XBLA)
Di solito capita che un gioco single-player di successo diventi un MMORPG, mentre assai più raro è il caso opposto. E' tuttavia il percorso seguito da Islands of Wakfu, derivato dal mondo di Dofus. Si tratta di un action-adventure con combattimenti in stile picchiaduro ed un'atmosfera onirica di grande piacevolezza. Ci sono più personaggi da controllare ed è prevista anche una modalità cooperativa, peccato che per alcuni il tutto sia lento e alle volte fiacco.
Media voto: 6.7
Chime Super Deluxe (PSN)
Puzzle e musica si fondono un'altra volta con questa versione espansa dell'originale Chime per X360 e PC. Posizionando dei tasselli simili a quelli di Tetris su un piano e combinandoli, si sbloccheranno dei "pezzi" di un brano musicale che si costruirà progressivamente durante la vostra partita. Un'esperienza rilassante per le vostre orecchie e gratificante per i vostri polpastrelli, e se la colonna sonora vanta firme importanti come quella di Moby, meglio ancora.
Media voto: 8.4
Gianluca "musehead" Santilio
Il più appetitoso per me, tuttavia, è il nuovo The Dishwasher, mi sembra un episodio moderno del genere hack'n'slash, mentre Moon Diver, pur essendo vicinissimo ai classici nipponici per il motivo giustamente sottolineato da Striderhiryu, mi sembra troppo scolastico.
Per il resto passo, sono troppo preso da Tactics Ogre per PSP per potermi dedicare ad altro.
Stranamente, e' molto simile al vecchio Henry Hatsworth del 2009, nonostante non ci siano legami apparenti (strumenti di sviluppo simili?).