C'è stato un periodo in cui i videogiochi raffiguranti i personaggi Disney erano sempre i benvenuti, principalmente nell'epoca 8-16 bit, quando spesso lo sviluppo era delegato a terze parti di lusso come Sega o Capcom.

Durante i 32-64 bit il livello medio qualitativo è un po' scemato, con sempre meno titoli degni di nota. Nell'ultimo anno, poi, sono state più le delusioni che i successi: Alice in Wonderland ha segnato una media voto secondo Metacritic di 6.3 e 380mila copie vendute; Tron: Evolution 5.9 e 460mila copie (ma alcune versioni sono state sviluppate separatamente, con costi aggiuntivi); infine, l'acclamato Epic Mickey è stato il migliore ma deludendo parzialmente la critica (7.3) dopo le grandi speranze riposte e vendendo molto, ma forse non quanto era lecito stimare per il character e il periodo di lancio natalizio (un milione e 800mila copie).

Il risultato di tutto questo è stata una "falciata" all'organico della Disney Interactive, che oggi comunica un taglio di altre 80 persone, dopo numerosi altri recenti che hanno ridimensionato la forza-lavoro al solo 30% di quella disponibile poco tempo fa.

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