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Il primo impatto dello tsunami sui videogiochi

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  • Il primo impatto dello tsunami sui videogiochi


    E' chiaro che si tratti della componente meno rilevante del disastro, ma è giusto comunicarvi delle conseguenze che la crisi giapponese sta portando nei videogames.

    Al momento, sono stati sospesi i server per giocare ai Final Fantasy online, dato che come forse saprete l'energia elettrica verrà razionata tra diverse aree della nazione.

    Motorstorm Apocalypse, che doveva giungere sulla Playstation 3 in questi giorni è stato posticipato a data da definire, mentre completamente cancellato è Disaster Report 4, sempre per la stessa macchina, anche lui precedentemente previsto per l'uscita in settimana nei negozi.

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    • Bert
      #17
      Bert ha commentato
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      Beh... in effetti sulla faccenda ci sono solo posizioni estremiste, chi lo reputa necessario e moderatamente sicuro e chi lo considera da bandire all'istante. In realtà, però, ci sono anche molte sfumature intermedie e ci si dimentica che quegli impianti hanno subito comunque un terremoto del nono grado, non credo che altri tipi d'impianti ne sarebbero usciti indenni, mi riferisco non solo alle centrali a combustibili fossili (petrolio, carbone, gas ed orimulsion) ma anche ai poli petrolchimici. E' vero che gli effetti del nucleare sono subito evidenti e si mantengono nell'ambiente per decine di anni, ma gli effetti dei combustibili fossili sono molto più subdoli e altrettanto pericolosi. Il nucleare ci può far fuori in brevissimo tempo mentre le tecnologie a idrocarburi ci avvelenano poco per volta inquinando l'atmosfera e danneggiando il clima. Il rischio dovuto alla tecnologia nucleare, secondo me, è comunque accettabile, a patto però che il suo impiego sia ben ponderato e adeguatamente realizzato con tutti i crismi del caso. Ovviamente, ha certamente un che di surreale l'aver costruito delle centrali su un territorio fortemente sismico e ad altà densità di popolazione, questo si. Inoltre, allo stato attuale, reputo che l'Italia non sia un paese minimamente serio per gestire un simile rischio, ergo è meglio lasciarlo a paesi degni di questo nome.
      Ultima modifica di Bert; 15-03-2011, 13:19.

    • AlextheLioNet
      #18
      AlextheLioNet ha commentato
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      Anch'io sono sempre possibilista nei confronti dell'energia nucleare che, teoricamente, offre margini di sicurezza sempre maggiori di generazione in generazione.

      Purtroppo le politiche di questo tipo dovrebbero teoricamente prescindere dai confini statali e pianificare la dislocazione e la gestione di centrali e relative scorie in base a criteri di "tranquillità geologica" e rapidità nell'evacuazione in caso di incidente.

      In poche parole il nucleare non dovrebbe essere gestito prevalentemente a livello statale, ma coordinato ad amplissimo raggio con il concorso concreto di numerosi paesi dotati di risorse e know-how tali da poter partecipare.

      Il problema del Giappone è dovuto al fatto che un maremoto così terribile non poteva essere previsto sulla base delle statistiche a disposizione degli esperti... e tutto per il semplice motivo che tali studi hanno tempi storici ben diversi da quelli geologici...

      In Italia sarebbe possibile e auspicabile tornare al nucleare? Secondo me si!

      Non ha molto senso rinunciare a questa risorsa sulla base di considerazioni emotive legate ad una catastrofe e per paura della contaminazioni dal momento che l'emotività e sempre una cattiva consigliera e le centrali sono comunque già dislocate in un paese vicino come la Francia.

      Non è possibile fare un paragone con il Giappone poichè le ipotetiche centrali italiane del futuro apparterranno a una generazione diversa (se non sbaglio III°) rispetto a quella giapponese (sempre se non vado errato Fukushima dovrebbe essere di II° -risale al 1973-) e saranno presumibilmente dislocate in territori a rischio sismico e maremotico relativamente inferiore.

      Quello che preoccupa di più non è tanto il rischio ambientale e, appunto, nucleare... ma quello umano.
      Se anche per le centrali giapponesi è stata segnalata una strisciante corruzione... cosa potrebbe accadere per le future ipotetiche centrali italiane?

      E poi... quanto (e quando) sarà possibile attuare a livello internazionale una vera politica nucleare che vada oltre l'aspetto scientifico e le mere dichiarazioni d'intenti?
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 15-03-2011, 14:16.

    • synapsy
      #19
      synapsy ha commentato
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      Originariamente inviato da TheBosZ
      synapsy, vediamo di correggere il tiro perchè non ho fatto nessun riferimento a te nè a quello che hai scritto, chiaro?

      Basta andare su siti come quelli di Repubblica per leggere articoli a riguardo: politici che strumentalizzano la tragedia che c'è adesso per avere consensi e quant'altro.

      Non discuto la pericolosità del nucleare che, di nuovo oggi è evidente sotto gli occhi di tutti, ma bensì il fatto che l'uomo approfitti della sciagura altrui per fare il proprio comodo.

      Quindi vediamo di moderare i toni, dato che non ho insultato nessuno e quindi nessuno ha diritto di insultare me.
      Ti chiedo scusa se ho frainteso. Sono molto suscettibile sull'argomento, dato che ho ancora impressa nella memoria la tragedia di Chernobyl. Provvedo a cancellare il commento.

    • synapsy
      #20
      synapsy ha commentato
      Modifica di un commento
      Se guardassimo alla storia dei terremoti in Italia, ci accorgeremmo che non si tratta di episodi poi così infrequenti anche da noi (ma dico... l'ultimo appena due anni fa all'Aquila ve lo siete scordato?!). Tuttavia il giudizio sulla pericolosità del nucleare prescinde da fattori legati a maremoti, terremoti o quant'altro.

      Ragazzi, il nucleare è pericoloso. Dannatamente pericoloso. Le scorie sono pericolose. Punto e basta. Si possono fare tutte le supposizioni che volete, tutte le dichiarazioni di conformità e sicurezza degli impianti, ma se poi succede qualcosa (di qualunque tipo) sono c***i per tutti, non c'è II o III generazione che tenga. Piani di evacuazione o no, se succedesse un disastro nucleare, territorio, piante, animali e risorse alimentari rimarrebbero contaminate per centinaia di anni e le conseguenze sarebbero catastrofiche non solo per noi, ma anche per le generazioni future.

      E il fatto che in Francia (quindi molto vicino a noi) ci siano delle centrali nucleari, non dovrebbe farci sentire più tranquilli, anzi. Tant'è vero che, se la stessa Germania di sua spontanea volontà ha ritenuto opportuno iniziare la sequenza di spegnimento di due vecchie centrali, vuol dire che tanto da stare tranquilli non c'è...

      Chernobyl sarà storia vecchia, la tecnologia forse non sarà stata al top... alla base di quel disastro ci furono molti errori e speculazioni. Ma è successo e l'unico modo in cui possiamo onorare le sue vittime passate (e presenti) è di non dimenticare né loro né la lezione che ci hanno impartito. E per quanto evoluta siano la tecnologia, i controlli e i sistemi di sicurezza, gli errori umani e le speculazioni ci saranno sempre.

      Alla base del dibattito sulle centrali nucleari in Italia ci sono tanti, tantissimi interessi politici ed economici. Esistono altre forme di energie rinnovabili, sicure e pulite... basterebbe solo voler investire in quella direzione.

      A chi è favorevole al nucleare o in dubbio, chiedo di perdere qualche minuto del suo tempo a guardare questo video: http://www.youtube.com/watch?v=phew0OjnT5U .
      Ultima modifica di synapsy; 15-03-2011, 16:33.

    • AlextheLioNet
      #21
      AlextheLioNet ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da synapsy
      Tant'è vero che, se la stessa Germania di sua spontanea volontà ha ritenuto opportuno iniziare la sequenza di spegnimento di due vecchie centrali, vuol dire che tanto da stare tranquilli non c'è...

      Il punto è proprio questo... si tratta di centrali "vecchie".

      In termini di sicurezza ci sarebbero rilevanti differenze tra la II° e la III° generazione... secondo gran parte degli esperti quest'ultima sarebbe decisamente più sicura.

      Anche se le fonti rinnovabili sarebbero senz'altro preferibili, per il momento risultano largamente insufficienti.

      Per questo sarebbe preferibile essere cauti nell'evocare parallelismi opinabili tra situazioni reali e scenari ipotetici che, in teoria, si prefigurerebbero come differenti... così come sarebbe meglio non farsi condizionare eccessivamente dall'onda emotiva dell'evento pur tenendone conto.
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 15-03-2011, 16:58.

    • TheBosZ
      #22
      TheBosZ ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da synapsy
      Ti chiedo scusa se ho frainteso. Sono molto suscettibile sull'argomento, dato che ho ancora impressa nella memoria la tragedia di Chernobyl. Provvedo a cancellare il commento.
      non ti preoccupare, volevo solo far capire che non mi piace lo sciacallaggio che fanno sempre in queste occasioni

    • striderhiryu
      #23
      striderhiryu ha commentato
      Modifica di un commento
      L'incidente di Chernobyl fu causato non da meccanismi di sicurezza che non funzionarono, ma dai dirigenti della centrale che ordinarono di disinserirli in occasione di alcuni test, in barba a qualsiasi basilare norma (anche intuitiva) di sicurezza sul lavoro! Insomma, per dirla in maniera semplice, senza freni la macchina non si arresta! Non so se questo è molto noto (ma è vero, da come ho potuto leggere da documenti autorevoli!)

      Chernobyl poteva essere evitato tranquillamente, le centrali dell'ex URSS non erano tanto arretrate come la proganda occidentale voleva far credere, nè i tecnici erano meno preparati!

      In Giappone, invece, si era benissimo preparati ai sismi, ma, nello studio di possibili minacce naturali non si è considerato il rischio di un maremoto (nemmeno quello di un meteorite, se per questo..).

      Per concludere: il nucleare vale il rischio? La risposta alla coscienza personale, ma tenete conto che dopo che il petrolio sarà terminato (anzi, già prima che sia terminato, visto che con le ultime gocce si potrà al massimo fare un falò), non si potrà non ricorrere all'uranio, plutonio...ed in generale a qualsiasi fonte di energia a disposizione...

      Tenete conto che questo è il punto di vista di chi vive a meno di 200 Km da una centrale estera, con tutti i possibili rischi annessi e connessi...

    • Sunstoppable
      #24
      Sunstoppable ha commentato
      Modifica di un commento
      in italia non siamo capaci di smaltire i rifiuti, figuratevi le scorie radioattive. come il business della monnezza, anche le scorie possono andare nelle mani sbagliate...

    • Procione
      #25
      Procione ha commentato
      Modifica di un commento
      A mio parere se una cosa così pericolosa come il nucleare non si è certi di poterla controllare al 100% e in tutte le occasioni, non bisognerebbe farla.

      Tutta la mia solidarietà per il popolo giapponese

      P.S.

      Per il mio pirmo messaggio: non prendetemi per uno che vede al giappone solo come una fabbrica di intrattenimenti, è scontato che mi dispiace per quello che è successo, ma mi sono solo attenuto al'argomento dell'articolo, ovvero la ripercussione della catastrofe in un settore nel quale la presenza del Giappone è fortissima.
      Ultima modifica di Procione; 15-03-2011, 19:20.

    • synapsy
      #26
      synapsy ha commentato
      Modifica di un commento
      Lo sciacallaggio lo fanno appunto quei sostenitori del nucleare che nei talkshow e telegiornali si appoggiano alla tragedia nipponica, sbracciandosi per dire che le nostre centrali saranno "più sicure" (paura di perdere l'affare del decennio, eh?). E il punto è proprio questo, cioé che saranno "PIU' sicure" e non "sicure". Io dico che il gioco non vale la candela, perché il rischio è REALE. E nascondersi dietro al fatto che siamo già circondati da altre centrali europee, non giustifica il desiderio di portare il nucleare anche in Italia. E tra l'avere una "bomba" in casa o tenerla sulla soglia, sinceramente preferisco la seconda ipotesi.

      QUOTO:
      "Per concludere: il nucleare vale il rischio? La risposta alla coscienza personale, ma tenete conto che dopo che il petrolio sarà terminato (anzi, già prima che sia terminato, visto che con le ultime gocce si potrà al massimo fare un falò), non si potrà non ricorrere all'uranio, plutonio...ed in generale a qualsiasi fonte di energia a disposizione..."

      Beh, probabilmente questo è quello di cui ci vogliono convincere. In realtà, come ho già detto, fonti energetiche alternative, sicure e pulite esistono. Quello che manca è la volontà di investire sullo sviluppo di quelle tecnologie. Dietro al nucleare ci sono in realtà forti interessi politici ed economici.

      E' vero, la tragedia di Chernobyl fu dovuta (in parte) ai dirigenti della centrale che ordinarono di disinserirli in occasione di alcuni test. Vero anche che come conduttore veniva però utilizzato un materiale sbagliato in quanto altamente infiammabile, ossia la grafite. Il punto è proprio che errori umani e fattori imponderabili (terremoti, meteoriti, maremoti e chissà cos'altro, anche se gli ultimi due sono altamente improbabili in Italia...) ci sono sempre stati e ci saranno SEMPRE. Consiglio ancora una volta di perdere qualche minuto per guardare questo video, che ho già linkato in un precedente messaggio: http://www.youtube.com/watch?v=phew0OjnT5U .

      Per quanto mi riguarda, credo che la scelta più coscienziosa e responsabile sia quella di evitare a ogni costo il nucleare e sviluppare le risorse energetiche in un'altra direzione.
      Ultima modifica di synapsy; 15-03-2011, 21:21.

    • striderhiryu
      #27
      striderhiryu ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da synapsy
      In realtà, come ho già detto, fonti energetiche alternative, sicure e pulite esistono. Quello che manca è la volontà di investire sullo sviluppo di quelle tecnologie. Dietro al nucleare ci sono in realtà forti interessi politici ed economici.
      Le fonti energetiche alternative non sono al momento la via più economica nè quella capace di garantire l'afflusso energetico costante per tutto il giorno (vedi ad esempio il fotovoltaico) - succo in breve, il discorso sarebbe molto lungo!

      Su una cosa posso essere d'accordo: in Italia conviene non (ri)costruire le centrali, perchè non ci sono le garanzie minime di sicurezza, come non ci sarebbero nemmeno in Albania per dire! Per fare un esempio, quale paese civile costruisce con sabbia di mare degli edifici adibiti a dormitori (ovvero quelli universitari dell'Aquila)?

    • synapsy
      #28
      synapsy ha commentato
      Modifica di un commento
      [QUOTE=striderhiryu;40828]Le fonti energetiche alternative non sono al momento la via più economica nè quella capace di garantire l'afflusso energetico costante per tutto il giorno (vedi ad esempio il fotovoltaico) - succo in breve, il discorso sarebbe molto lungo!

      Ripeto, questo è quello che dicono i sostenitori del nucleare. Dai dati che stanno emergendo pare che ciò non sia vero e che, anzi, i costi di costruzione delle centrali nucleari sarebbero molto più alti di quelli prospettati. Pare che la stessa energia prodotta con le centrali nucleari finirebbe per costarci molto di più di quanto paghiamo l'energia attuale.

      Il pericolo delle centrali nucleri non è legato solo alle tecniche costruttive (che si spera, per Dio, vengano fatte secondo gli standard di massima sicurezza...!), ma al fatto che esse di per sé sono una tecnologia PERICOLOSA. Basta vedere cosa sta succedendo in Giappone, paese noto per essere organizzatissimo, efficentissimo e attentissimo alla progettazione rigorosa delle norme di sicurezza... nonostante questo è avvenuto l'imponderabile, perché la natura non può essere prevista in modo assoluto.

      Se la stessa Comunità Europea si è attivata nelle ultime ore per controllare TUTTE le centrali nucleari presenti sul suo suolo e la Germania si è messa a spegnere TUTTE le sue vecchie centrali nucleari, un motivo ci sarà... significa che un rischio REALE c'è. Significa che il nucleare viene considerato PERICOLOSO dagli stessi vertici europei... Perché la realtà è che ora anche la Comunità Europea ha paura delle proprie centrali, come se si fosse improvvisamente svegliata e resa conto di quello che ha fatto e del pericolo concreto che incombe sulle teste di tutti noi. Alla fine, se vogliamo razionalizzare, dove dovrebbe essere il pericolo per noi in questo momento? Il pericolo è in Giappone, il terremoto e lo tsunami si sono abbattuti sul Giappone, sono le centrali giapponesi ad essere a rischio... quindi molto lontano da noi. E allora perché tutta questa ansia improvvisa da parte dell'Europa nei confronti delle proprie centrali? Forse perché non sono così sicure come volevano farci credere? Non è normale che dei governanti si lascino andare in modo così scoperto a dimostrazioni di paura tanto palesi.

      E' importante che il popolo italiano capisca questa cosa e si opponga alla costruzione delle centrali nucleari, senza ascoltare lo starnazzare scomposto di chi va in televisione per convincerlo della necessità e della sicurezza delle centrali che verrebbero costruite qui. Non è così. Il nucleare è una tecnologia potenzialmente pericolosa e l'unica paura di questi "signori" è quella di perdere l'affare e l'enorme massa di euro che ruota attorno ad esso. Dietro a tutto questo ci sono gli interessi delle multinazionali dell'energia elettrica. E tutto questo, come sempre, fa davvero schifo.
      Ultima modifica di synapsy; 16-03-2011, 03:28.

    • AlextheLioNet
      #29
      AlextheLioNet ha commentato
      Modifica di un commento
      [QUOTE=synapsy;40842][I]
      Originariamente inviato da striderhiryu
      Perché la realtà è che ora anche la Comunità Europea ha paura delle proprie centrali, come se si fosse improvvisamente svegliata e resa conto di quello che ha fatto e del pericolo concreto che incombe sulle teste di tutti noi. Alla fine, se vogliamo razionalizzare, dove dovrebbe essere il pericolo per noi in questo momento? Il pericolo è in Giappone, il terremoto e lo tsunami si sono abbattuti sul Giappone, sono le centrali giapponesi ad essere a rischio... quindi molto lontano da noi. E allora perché tutta questa ansia improvvisa da parte dell'Europa nei confronti delle proprie centrali? Forse perché non sono così sicure come volevano farci credere? Non è normale che dei governanti si lascino andare in modo così scoperto a dimostrazioni di paura tanto palesi.

      Penso che la revisione con annessi "stress test" e relativa chiusura degli impianti più vecchi siano portati avanti anche e soprattutto per rassicurare l'opinione pubblica ed evitare cali di consenso a seguito di psicosi, spesso e volentieri viatico per decisioni poco opportune che poi si tradurranno fatalmente in costosissimi ripensamenti a posteriori.

      Che il nucleare sia particolarmente pericoloso è verissimo, ma ciò non significa affatto che non si possa e non si debba puntare ancora su tale fonte energetica (le alternative rinnovabili sono al momento largamente insufficienti). Va da sè che bisognerebbe farlo applicando ogni cautela possibile e cercando di utilizzare prudentemente le tecnologie più sicure che siano state messe a punto fino ad oggi.

      Secondo me la tragedia giapponese deve imporre una riflessione molto ponderata su tutti i molteplici e complessi "come" che riguardano il nucleare, senza comportare necessariamente che l'adozione di politiche energetiche basate su quest'ultimo venga rimessa in discussione.

      A mio modo di vedere, dunque, la questione nucleare non dovrebbe porsi in termini di assenso o negazione, ma di tecniche da adottare e di metodologie/protocolli da seguire per garantire la massima resa energetica possibile con costi ragionevoli e margini di sicurezza accettabili.
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 16-03-2011, 10:38.

    • Sunstoppable
      #30
      Sunstoppable ha commentato
      Modifica di un commento
      vedo che non fate altro che ripetere gli stessi concetti: sicurezza, test, dannosità. ma avete presente che vivete in italia!! cioè un paese che ingobla in se un altro stato con le sue regole che ha la capacità di rendere business e rovinare qualsiasi cosa tocchi. Qui non è questione di impianti sicuri eccecc, qui è questione che esiste la mafia, la camorra, la ndrangheta che non vedono l'ora di poter mettere le mani sui rifiuti radioattivi, smistarli chissà dove e guadagnarci un sacco di soldi. delle volte mi sorprende che non si riesce a vedere al di la' del proprio naso (o della propria realtà). Io sono di napoli e ho vissuto nell'immondizia perchè grazie alla gente sopra menzionata non si riescono a smaltire i rifiuti perchè se non ci guadagnano loro non lo deve fare nessuno. applicate questa filosofia alle scorie nucleari, allo schifo del 90% dei politici che sono amici dei signori "organizzati" e ci ritroveremo con campagne radioattive con mucche che mangiano erba radioattiva e noi che beviamo acqua radioattiva. e credetemi è un 'ipotesi più che plausibile...

    • Super Fabio Bros
      #31
      Super Fabio Bros ha commentato
      Modifica di un commento
      Il problema di fondo è sempre lo stesso, le energie pulite come il fotovoltaico, che permette ai singoli cittadini di diventare PRODUTTORI di energia elettrica hanno perso gli incentivi statali, poichè lo stato vuole puntare sul nucleare. Se si rompe un impianto fotovoltaico non si fa male nessuno... se si rompe quello nucleare è un disastro. Ma gli interessi economici degli imprenditori che guadagnano sul nucleare evidentemente stanno più a cuore della salute pubblica. Certo gli impianti nucleari inquinano meno delle centrali a petrolio/carbone etc... ma sono troppo rischiosi. Io fossi nel governo punterei sul fotovoltaico.

      Un esempio videoludico che calza a pennello: il primo Sim City per PC. Provate a mettere una centrale a carbone ed una centrale nucleare in due posti diversi e guardate cosa succede dopo la loro rottura...

    • AlextheLioNet
      #32
      AlextheLioNet ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da Sunstoppable
      ma avete presente che vivete in italia!! cioè un paese che ingobla in se un altro stato con le sue regole che ha la capacità di rendere business e rovinare qualsiasi cosa tocchi. Qui non è questione di impianti sicuri eccecc, qui è questione che esiste la mafia, la camorra, la ndrangheta che non vedono l'ora di poter mettere le mani sui rifiuti radioattivi, smistarli chissà dove e guadagnarci un sacco di soldi. delle volte mi sorprende che non si riesce a vedere al di la' del proprio naso (o della propria realtà).
      Ho presente... tant'è che l'ho scritto in un precedente post:

      << Quello che preoccupa di più non è tanto il rischio ambientale e, appunto, nucleare... ma quello umano.
      Se anche per le centrali giapponesi è stata segnalata una strisciante corruzione... cosa potrebbe accadere per le future ipotetiche centrali italiane?
      >>

      Questo però non significa che in Italia non si debba perseguire la strada del nucleare perchè si teme la corruzione... che lo si faccia piuttosto tenendo ben lontane le infiltrazioni delle organizzazioni malavitose.
      Se si dà la cosa per impossibile in partenza, l'assunto vale per qualsiasi altro progetto e ci si rifugia in un improduttivo atteggiamento rinunciatario che non porta da nessuna parte.
      Di rinuncia in rinuncia si arriva poi alla canna del gas (il che non sarà un problema visto che di questo probabilmente verrà chiuso il rubinetto dagli stati da cui dipendiamo per tali forniture).
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 16-03-2011, 11:08.

    • Sunstoppable
      #33
      Sunstoppable ha commentato
      Modifica di un commento
      vieni a fare un giro a napoli...

    • striderhiryu
      #34
      striderhiryu ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da Super Fabio Bros
      Il problema di fondo è sempre lo stesso, le energie pulite come il fotovoltaico, che permette ai singoli cittadini di diventare PRODUTTORI di energia elettrica hanno perso gli incentivi statali, poichè lo stato vuole puntare sul nucleare. Se si rompe un impianto fotovoltaico non si fa male nessuno... se si rompe quello nucleare è un disastro. Ma gli interessi economici degli imprenditori che guadagnano sul nucleare evidentemente stanno più a cuore della salute pubblica. Certo gli impianti nucleari inquinano meno delle centrali a petrolio/carbone etc... ma sono troppo rischiosi. Io fossi nel governo punterei sul fotovoltaico.

      Un esempio videoludico che calza a pennello: il primo Sim City per PC. Provate a mettere una centrale a carbone ed una centrale nucleare in due posti diversi e guardate cosa succede dopo la loro rottura...
      Senza incentivi statali, il fotovoltaico non conviente al singolo cittadino! Occorrono decenni per ripagare il suo costo iniziale e l'installazione! Senza considerare la manutenzione! E dopo 20-30 anni, è possibile che l'impianto debba essere sottoposto ad una manutenzione massiccia (=altre decine di migliaia di euro spesi).
      Il fotovoltaico ha un difetto fatale, ovvero non si può produrre energia di notte o con cielo coperto (in caso di cielo parzialmente nuvoloso in parte ancora sì). La cosa peggiore è che l'energia prodotta di giorno non può essere stoccata efficacemente per usi successivi (purtroppo super-batterie da molti GWatt non esistono, non che io sappia). Le centrali nucleari invece producono energia anche di notte, anzi, non potendo essere spente, la produzione di energia non si può fermare: questo è uno dei motivi per cui l'Italia, di notte, acquista a bassissimo prezzo l'energia prodotta dalle centrali nucleari francesi.

      In verità mi pare che anche gli anti-nuclearisti stiano sfruttando la tragedia per fare pressione sull'opinione pubblica (nell'86 ci riuscirono...)

      Con la paura non c'è il progresso...

    • musehead
      #35
      musehead ha commentato
      Modifica di un commento
      Mi fa un po' ridere la Lega: "Sì al nucleare, tanto in Veneto non sono previste centrali" (Zaia, ieri)

    • JoustSonic82
      #36
      JoustSonic82 ha commentato
      Modifica di un commento
      Curioso che in un momento in cui molti Stati europei e gli stessi Stati Uniti stanno seriamnete ripensando la loro politica in fatto di centrali nucleari e ne stanno chiudendo alcune, il governo italiano decida allegramente di andare avanti comunque in questa corsa al buio.

      Non c'è solo il fotovoltaico. Leggevo ieri l'intervista a uno scienziato che spiegava che esistono numerose fonti energetiche alternative, ronnovabili e sicure, che potrebbero essere usate (come ad es. il biogas) o altre fonti, come la fusione fredda, che però devono ancora essere messe a punto. Il fatto è che l'Italia già investe molto poco nella ricerca. Il nucleare invece porterebbe dei guadagni facili per qualcuno (anche per la criminalità).

      E non venitemi a dire che tanto siamo circondati da Paesi che ospitano al loro interno centrali nucleari. E' dimostrato che i danni che si producono nella zona immediatamente circostante sono molto maggiori.

      Spero che gli italiani arrivino preparati al referendum del 12 giugno, vedo in giro abbastanza disinformazione.

    • Bert
      #37
      Bert ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da Super Fabio Bros
      le energie pulite come il fotovoltaico, che permette ai singoli cittadini di diventare PRODUTTORI di energia elettrica hanno perso gli incentivi statali, poichè lo stato vuole puntare sul nucleare.
      Vero, ma solo in parte Fabione. La realtà è più complessa però, nel senso che gli incentivi da un lato hanno uno scopo sicuramente nobile ma purtroppo, essendo noi dei "tristissimi" italiani, il tutto s'è trasformato in mera speculazione ed ecomafia. Qui, in Sardegna, ad esempio, volevano fare gli impianti eolici nei parchi protetti, forti di un governatore insulso che pettina i peli delle ascelle al premier, per fortuna la magistratura "talebana" gli ha fermati. La situazione è ancora più grave in Sicilia ed in Puglia poichè 'ste pale sono spuntate fuori come funghi, tantoché anche quello strillone di Sgarbi s'è ne autoproclamato porta bandiera. Ad ogni modo, la cosa più interessante è che la maggior parte di questi impianti alternativi non produce alcunché, sono fermi e persino scollegati dalla rete! Perdonateci, siamo italiani!

    • striderhiryu
      #38
      striderhiryu ha commentato
      Modifica di un commento
      Mi permetto di far notare ancora una cosa, poi chiudo qui , visto che altrimenti si ripete continuamente le stesse cose.

      Costi delle fonti energetiche

      Finchè non si riuscirà ad ottenere energia a costo più basso dalle fonti energetiche alternative, è chiaro che si punterà sempre verso quelle più economiche/vantaggiose

    • synapsy
      #39
      synapsy ha commentato
      Modifica di un commento
      Vedo che Super Fabio Bros, Sunstoppable e JoustSonic82 hanno colto in pieno il senso di quello che vado ripetendo da vari messaggi: pericolosità imponderabile del nucleare (per quanto siano sicure le centrali l'errore umano, la corruzione, possibili guasti ed eventi catastrofici imprevedibili rappresentano rischi CONCRETI con un costo in termini ambientali e umani non accettabile), interessi economici (criminalità organizzata e problema dello smaltimento delle scorie), interessi delle multinazionali, ripensamenti dei gorni già nuclearizzati e disinformazione galoppante.

      Vorrei sorvolare, ma purtroppo non si può, sulle affermazioni di Luca Zaia riportate giustamente da Musehead... mi fanno vergognare di essere veneto (così come le posizioni della Lega in generale). Che miserie.

      Linko per l'ultima volta questa clip, che merita di essere vista (chi non l'ha ancora fatto, lo faccia): http://www.youtube.com/watch?v=phew0OjnT5U .
      NO al nucleare!

    • Avatar ospiti
      #40
      Ospite ha commentato
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      Siamo usciti da un bel po' dal punto della discussione, ma quello che state scrivendo è comunque molto interessante. Intanto, auguro al Giappone e a tutti i Giapponesi di poter uscirne al meglio da questa apocalisse. Rimango sinceramente sconcertato da come, nonostante la tecnologia, nonostante la preparazione, si sia comunque inermi di fronte alla furia della natura.
      Per quanto riguarda le ripercussioni sull'industria videoludica, beh, è tutto da valutare. Ci saranno dei problemi a livello di capacità produttiva? Può essere. Ci potrebbe essere una risposta "caritatevole" da parte dei videogiocatori nei confronti dei prodotti giapponesi? Difficile, ma non escludibile. Insomma, le previsioni sono difficili, in particolar modo ora che gli effetti del terremoto e relativo tsunami perdurano nelle esplosioni ai reattori della centrale nucleare di Fukushima.
      E arrivo quindi al discorso nucleare sì - nucleare no.
      Ognuno ha portato tesi a favore e tesi contrarie. Io porto l'esperienza del mio paesetto dell'alta padovana, dove la realizzazione di un impianto di biogas sta scatenando polemiche aspre in una popolazione di 1500 persone circa. Alla fin fine sembra sia sempre il solito concetto: sì, ma non qua, perché... e via un elenco di motivi più o meno sensati, ma che spesso nascondono interessi personali, che possono benissimo essere anche "qui no perché no voio a spussa visin casa mia" (qui no perché non voglio puzza vicino a casa mia). Del tutto legittimi tra l'altro.
      Arrivo al dunque: l'eolico no perché deturpa il territorio, il nucleare no perché è pericoloso, il fotovoltaico insomma perché non si può usare ovunque e non si sa se la dismissione dei pannelli non creerà inquinamento, il geotermico no perché non è ancora efficiente, il petrolio non se ne parla, l'idroelettrico dove, il biogas no perché se succede qualcosa mi trovo la puzza sotto casa, per finire con in Italia no, perché è sismica, ha una classe politica inetta e collusa con le mafie.
      Questo è quel che si dice.

      Intanto che discutiamo, GANBARE NIPPON!

    • synapsy
      #41
      synapsy ha commentato
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      Originariamente inviato da Raffa
      ...il biogas no perché se succede qualcosa mi trovo la puzza sotto casa... GANBARE NIPPON!
      Ciao Raffa,
      sull'apertura mentale dei nostri conterranei (anch'io sono veneto) stenderei un velo pietoso. Comunque direi che, in caso di guasto, è meglio avere la "spussa" sotto casa che emissioni radioattive, non credi...? Dio mio, i veneti... non posso credere che ci siano persone che preferiscono il nucleare perché non vogliono la "spussa" sotto casa! Ma in che mondo viviamo?!
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