L'immersività dei videogiochi potrebbe presto avvantaggiarsi di un nuovo dispositivo pensato per generare odori coerenti con le ambientazioni in cui si trova il vostro avatar. Questa curiosa periferica, denominata Scent Scape, è stata progettata da Scent Sciences Corporation e consiste, in buona sostanza, di un diffusore dinamico di aromi videoludici collegabile al PC tramite USB. Il dispositivo può generare ben 20 odori installati in una speciale cartuccia che, ovviamente, li rilascerà in relazione alle situazioni di gioco... ovviamente nel caso in cui quest'ultimo supporti lo Scent Scape.
I creatori della preiferica, già mostrata al recente CES 2011, intendono "farne fiutare tutte le potenzialità" al prossimo GDC (Game Developers Conference) per poi renderla compatibile con tutte le principali piattaforme. Scent Sciences Corporation, peraltro, ha già rivelato il prezzo dello Scent Scape sul mercato USA: 70$, con ogni cartuccia addizionale venduta a 24$.
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Nuova frontiera dell'intrattenimento elettronico: gli odori videoludici dello Scent Scape
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- Pubblicato: 22-02-2011, 14:45
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Curioso che un dispositivo del genere sia stato realizzato soltanto adesso... a meno che non sia affatto il primo tentativo di introdurre gli odori nella fruizione videoludica...
Sperando che prenda piede (naso)...
Immagino come potrebbe essere immersivo e coinvolgente giocare a Crysis 2 in 3D con tanto di ipotetico odore di fumo (previsto dallo Scent Scape)... magari variabile in intensità a seconda della situazione (probabilmente pretendo un po' troppo... ho idea che la "variabilità" dipenderà solo dal progressivo esaurirsi della cartuccia...).
In ogni caso, a mio modo di vedere, si tratta di un extra tutt'altro che disprezzabile, anzi!
Come ricorda giustamente Super Fabio Bros, queste "innovazioni" sono tali solo nella forma e mai nel concetto: i feelies sono stati inventati da Infocom quasi trent'anni fa, e l'idea è stata copiata da molte altre software house. Poi, in ossequio alle leggi di mercato, tutta la fuffa inutile ma splendida che trovavamo nelle scatole dei giochi fino alla seconda metà degli anni '90 è stata sostituita da una custodia di plastica e, se va bene, un manualetto.
E così, niente più mappe di Britannia in tessuto, niente amuleti, niente cartoline da grattare per sentire odori strani (per la cronaca, c'era anche in Leisure Suit Larry 7, ce l'ho ancora, intatta), ci hanno detto che tanto non servono.
Basta la plastica.
Nera.
Avete mai provato a odorarla? Niente.
Se mi concentro, ricordo ancora l'odore della scatola del primo gioco che ho comprato coi miei soldi (Double Dragon 3 per PC, 45.000 £, 'nammerda).
Meno male che ora ci regalano (perché a 70$ praticamente è regalato, via, c'è anche il cambio favorevole!) l'odorante USB che ti fa la puzza di carogna mentre giochi a Resident Evil, e quella di erba tagliata mentre ti spari un match a Pro Evolution: se invece ti fai la Master League, c'è tanfo di spogliatoio in soggiorno... sarà contenta la mamma insomma.
Vabè, stop all'angolo del sarcasmo, tanto si è capito che sono fortemente scettico
O quello di Fifa o Pes (non ricordo quale dei due) sempre per psx, che se grattato emanava l'odore dell'erba tagliata.
Inoltre, un uso intenso farebbe MALE: se davvero si riuscisse per assurdo a riprodurre lo smog, o l'odore di sigaretta, chi sarebbe il pazzo a respirarlo? Sono odori chimici, mica la profumeria che paghiamo a 50 euro a confezione. Respirare i vari Ambi-pur non fa bene, sono di natura chimica e danno luogo a sensibilizzazioni, per quanto siano controllati.
Non esisterà mai, anche per problemi sanitari, una periferica che riproduca certi aromi.
Questo non è necessariamente detto.
Bisogna vedere quali sono le sostanze utilizzate e le quantità rilasciate dal diffusore... oltre che, naturalmente, il relativo funzionamento dello Scent Scape.
E' ovvio che i produttori non metteranno sul mercato un dispositivo potenzialmente nocivo senza precauzioni e avvisi sulle modalità d'uso.
Probabile che più che l'uso farà male l'abuso... come al solito.
Poi per quanto riguarda le ipersensibilità ad personam basterà preavvertire per iscritto gli utenti che possono verificarsi in determinati casi.
Non credo, dunque, che l''incertezza sia di tipo "sanitario".
Penso, viceversa, che le quantità rilasciate siano davvero minime... gli aromi concentrati non hanno bisogno di dosi massicce e chimicamente non è particolarmente complesso riprodurre 20 aromi senza ricorrere a sostanze tossiche... o per lo meno ricorrendo a sostanze che sarebbero tossiche solo in dosi che verrebbero rilasciate solo con una lunga esposizione (e per evitare che questo accada basterà specificare per iscritto che è sconsigliato giocare per più di X ore... anche per non finire subito la cartuccia).
L'incertezza sta nel fatto che gli sviluppatori dovrebbero prevedere l'utilizzo dello Scent Scape... la difficoltà è tutta lì.
Se prende piede (naso) potrebbe divenire un buon investimento... poi se c'è la volontà dello sviluppatore, implementare un'"interattività olfattiva" di questo genere è teoricamente facile (magari sarebbe anche possibile attivare a posteriori lo Scent Scape support tramite una patch ad hoc... chissà...).
In ogni modo... mai dire mai... non mi sbilancerei classificarlo in partenza come fuoco (fumo) di paglia visto che non è possibile in alcun modo sapere in anticipo se un'iniziativa del genere sarà coronata o meno dal successo.
Ehm...
Già, chi metterebbe mai in giro prodotti commerciali dannosi per le persone? Mistero...
Grazie dell'imbeccata, Muse: sono un "poser-salutista wannabe" (lol), ma al lato medico non avevo ancora pensato.
Certo che con tutti gli agenti inquinanti che già respiriamo, beviamo e mangiamo ogni giorno (e se come me vivete in una grande città sapete di che parlo), ci mancava proprio lo Scent Scape in soggiorno, eh
I tempi per fortuna sono notevolmente cambiati.
Ora i produttori sono sottoposti a controlli molto più stringenti e attentamente sorvegliati da organismi pubblici e privati... sanno, poi, che rischiano di pagare fior d'indennizzi a seguito di class action e, giustamente, si tutelano... nel farlo salvaguardano indirettamente il consumatore per non trovarsi impelagati in beghe giudiziarie tanto costose quanto deleterie a livello di immagine.
Ogni ingrediente cosmetico ha una tossicità, anche se naturale (in realtà, i più potenti veleni esistenti sono naturali) senza per questo essere un elemento preoccupante. Per esempio, la canfora o il limonene, che sono molecole comunissime (il limonene è in quasi tutte le profumazioni), sono sensibilizzanti, soprattutto perchè essendo molto diffuse, veniamo troppo spesso a contatto.
E parliamo di roba ultratestata. Se noi dobbiamo utilizzare un apparecchio che crea odori, dobbiamo prendere una notevole quantità di fragranze differenti e miscelarle per ottenere varie cose. Ci sono alcuni problemi di tipo legale e tossicologico: quando tu realizzi un profumo devi testarlo. I test devono essere effettuati anche sul prodotto combinato degli ingredienti, per cui non potrai fornire un dossier dettagliato su ogni possibile combinazione. In soldoni, non puoi prevedere se la miscela di due sostanze generi qualcosa di tossico, perchè il ventaglio di possibilità è enorme.
Con vari escamotage si può TRANQUILLAMENTE commercializzare il prodotto, soprattutto sul territorio americano dove la legislazione è assai tollerante e dice che ad esclusione di una ristretta gamma di ingredienti ("lista negativa") puoi mettere quello che ti pare in un profumo. Salvo in caso di problemi successivi, in quel caso sono guai. In Italia, invece, per proteggere il segreto industriale, bisogna avere un dossier di sicurezza da mostrare SE ci sono casi d'intossicamento.
Com'è possibile questo se si fanno i test? Semplice: i test sono autocondotti. Posso prendere un gruppo di amici che dichiarano di essersi sottoposti alle prove senza aver avuto problemi. Si può capire che le aziende più spregiudicate adottano spesso strategie poco trasparenti ma a norma di legge, l'importante è che il dossier venga firmato da uno specialista sul suolo europeo (nel nostro caso). Capita spesso che aziende extracomunitarie effettuino test simili, incassino i soldi relativi alla vendita del prodotto e poi spariscano ai primi problemi, tanto in Cina non vanno certo a prendere costui che ha firmato il dossier di sicurezza.
Tutto questo per dire cosa? Che se un prodotto arriva sugli scaffali, non vuol dire che non sia tossico. Soprattutto la cosmetica è PIENA di prodotti ritirati dal mercato.
Chiudo questo lungo e noioso discorso con un link: http://www.jashbotanicals.com/articl...edients_1.html
Sono i dieci ingredienti più tossici della cosmetica (non è proprio così, ma sono tossici). Leggeteli e poi andate a guardare la lista d'ingredienti che si trova sulla confezione del vostro deodorante, shampoo o altro. E poi venitemi a dire che non si vendono prodotti tossici
Che si vendano prodotti tossici è verissimo, ma bisogna vedere in che dosi sono da considerarsi tali, quale percentuale della popolazione ne risentirebbe e, magari, che effetti avrebbero in combinazione con altre sostenze.
E' chiaro che un prodotto del genere sarà estensivamente testato e, in teoria, risulterà tendenzialmente innocuo per la maggior parte degli utenti... o almeno per quegli utenti che non ne abuseranno seguendo gli avvisi e le istruzioni per l'uso.
Al momento non è possibile dire che lo Scent Scape sia tossico dal momento che non abbiamo alcun elemento per affermare una cosa del genere, così come non possiamo sapere se si affermerà o meno... a meno che non si voglia fare uno sterile processo alle intenzioni senza avere alcun elemento in mano.
Fra l'altro lo Scent Scape non è ancora arrivato sugli scaffali. E' stato solo mostrato al recente CES 2011 con i produttori che intendono ripresentarlo al prossimo GDC (Game Developers Conference).
Solo il futuro potrà dirci se una periferica di questo tipo sarà commercializzabile, in quali mercati ne sarà consentita la messa in vendita e, naturalmente, se la novità prenderà effettivamente piede.
Mi sembra evidente che tutti i problemi sulla supposta pericolosità degli effluvi, sulla tolleranza dei soggetti esposti ad essi e sulla salubrità deigli ambienti in cui si utilizza lo Scent Scape saranno stati debitamente affrontati dai produttori che certamente adotteranno ogni accorgimento per far sì che il dispositivo non venga ritirato dal mercato.
Quel che intendevo dire è che sarebbe sconsigliabile una dose extra di inalazioni chimiche, semplicemente perché se una cosa viene venduta non vuol dire che sia innocua. La tossicità cronica (delle sostanze leggermente tossiche con cui veniamo a contatto ogni giorno) è pericolosa quanto quella acuta (contatto una tantum). Basti pensare alle sigarette...