L’8 Marzo, Festa della Donna. Mentre la giornata volge al termine ho pensato che non mi è mai venuto in mente di scrivere un piccolo articolo dedicato a questa festa, eppure se lo meriterebbe. In un passatempo tipicamente maschile e maschilista, come la nostra società purtroppo, la donna ha sempre dovuto fare i salti mortali per dover emergere senza entrare nello stereotipo di solo oggetto da mostrare per le sue grazie. Quante volte vediamo negli RPG uomini vestiti in armature metalliche super coprenti e donne guerriere vestite giusto con un completino che dovrebbe fare da armatura dove però viene lasciato poco spazio all’immaginazione?
Eppure come nella storia del mondo, costellata da grandi Donne, anche i videogiochi, complici anche character designer illuminati, hanno avuto le loro donne, grandi Donne, che hanno saputo distinguersi per la loro forza, carisma e intelligenza. Ho deciso di elencare qui sotto con una breve descrizione, e scritta di getto senza alcuno criterio di ordine o altro, quelle che più mi hanno colpito e affascinato, durante la mia vita da videogiocatore. Quelle donzelle che mi hanno spinto a pensare, impersonandole virtualmente, che avrei proprio voluto essere come loro in quel momento. Ovviamente ne ho elencate alcune, se no ci sarebbe voluta una vita per scrivere l’articolo. Allora chiedo anche il vostro aiuto. Quali sono le vostre preferite in assoluto?
Samus Aran
L’eroina di Metroid entra di diritto nell’olimpo personale delle donne più affascinanti del panorama videoludico. Anche per come è stata presentata al mondo nel lontano 1986 dal genio di Nintendo e Gunpei Yokoi. Pensate al giovane giocatore tipico di metà anni 80 che mentre si aggirava tra i meandri di Zebes, teatro delle vicende del primo Metroid, in compagnia di questo cazzutissimo guerriero galattico in armatura, capace di sparare, saltare, arrampicarsi, ammazzare alieni e mostri di ogni genere. Arrivava allo scontro finale, ultimo boss abbattuto, e alla fine ti trovavi di fronte un messaggio di congratulazioni con il nostro guerriero che levava via l’armatura per mostrare una bellissima ragazza che ci salutava. Uno dei finali più sorprendenti e geniali di quegli anni. Con il tempo la Nintendo ha arricchito il carattere di Samus, ma sempre abbozzandolo. Ma il suo aspetto angelico, i suoi occhi decisi e le sue azioni a schermo parlano da soli. Un mito!
Lara Croft
Se penso alle prime apparizioni della signorina Croft sulle nostre amate console a “32bit” in me nasce un contrasto non indifferente su come il personaggio appare, e forse le motivazioni con la quale è stato creato, e il suo reale valore come donna. Pensateci bene, Lara ha e aveva un seno prosperosissimo, un fisico asciutto e slanciato, doveva un po’ scuotere gli ormoni dei giovani giocatori degli anni 90. Eppure nonostante il fisico da bambola da Playboy, Lara acquista il fascino del Bruce Wayne al femminile: bella, ricca, intelligente oltre la media, forte, agile, determinata dal carattere ruvido scolpito da anni vissuti senza i genitori. Lara così diventa un personaggio dotato di un carisma incredibile, capace di ammazzare nemici con i suoi fidi UZI mentre fa una capriola all’indietro. Una Donna in grado di arrampicarsi su pareti impossibili, ma anche di decifrare manoscritti antichi e avere l’intuito di fare la cosa giusta al momento giusto. Con il reboot della serie non si è fatto altro che amplificare il suo lato umano, smorzando la figura di bambolona, cosa che l’ha resa ancora più umana, ma sempre una macchina da guerra. Iconica!
Chun Li
Otto combattenti in uno dei migliori Beat’em up della storia. Sette uomini e una sola Donna. Forse Capcom all’epoca non credeva ancora al gentil sesso come ipotetico “cliente finale” del suo gioco. Eppure Chun Li era ed è stato un dei protagonisti più iconici dell’epoca e di SF2, generando un sacco di cloni che però solo in pochi sono riusciti a rivaleggiare con la bella cinesina. Chun Li cresce con il desidero di vendicare la morte del padre ad opera di Bison. Donna determinata e senza paura incarna l’agilità, l’eleganza e la bellezza del combattimento. Ha ammaliato milioni di giocatori, che si affidavano a lei, tra un Spinning Bird Kick e il letale e potente Lighting Kick. Mostrava tutto il suo lato femminile e gioviale nella sua indimenticabile posa di vittoria dove con un sorrisone ci mostrava la V con le dita. Il mio combattente femminile preferito in assoluto.
Terra Branford
Chi ha avuto modo di giocare a FFVI si ricorderà l’incredibile qualità del cast che componeva l’opera Square. Poche volte la casa giapponese ha toccato picchi così alti nella qualità della caratterizzazione di tutto il cast. Tra tutti spiccava la bellissima e misteriosa Terra, nata con il dono della magia, ridotta in schiavitù dai cattivi per sfruttare il suo potere. Dotata, sorprendentemente in un videogioco, di un carattere complesso, all’inizio è confusa e spaventata perché non ricorda nulla del suo passato, inoltre è diffidente verso chi si interessa al suo potere. Pian piano inizierà a capire chi è, cercando di far convivere la sua metà divina dalla sua parte umana, un po’ come Hercules. Mi piace ricordare di Terra, perché al contrario di molte sue “colleghe” non è la solita donna debole che viene salvata dal principe azzurro. Qui non ce ne sono, Terra è una donna che nonostante i suoi difetti e le sue paure riesce a salvarsi da sola, con la sua consapevolezza, forza e determinazione. Un personaggio molto nostalgico, che non si trova più nei videogiochi di adesso.
Ms Pac-Man
Ma come? Sandro ci metti un personaggio così strano tra le donne nei videogiochi? Si, vi rispondo, perché la signora Pac-Man rientra di diritto nella storia dei videogiochi come uno, se non il primo, personaggio femminile protagonista di un videogioco. Nonostante la rotondità, il suo aspetto ricorda un po’ le pin-up del passato: fiocco rosso in testa, rossetto, ciglia lunghe e neo sul viso. Donna forte e temprata dalle scorribande del marito, si farà in quattro per salvare Pac-Man dalla prigionia dei quattro malefici fantasmi. Perché qui si parla di girl power, la donna che va a salvare il suo uomo. La madre che non vuole lasciare senza padre suo figlio. E scusate se è poco.
Per quanto riguarda i 64-bit a partire proprio dal Nintendo 64, come non ricordare Johanna Dark, star del first-person shooter Perfect Dark e Bayonetta (Cereza), protagonista dell'omonima serie action