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ID: 278805Era un giorno di autunno del 2007. Nel mio navigare sul web decisi di fare un giretto su retrogaming.it, uno dei pochi, se non l’unico sito italiano che parlava di retrogaming al tempo. Anche se le recensioni erano un po’ sopra le righe a me piaceva. Infondo sono sempre stato un appassionato del retrogaming e il poter leggere qualche bella recensione era motivo di grande interesse. Con mia somma sorpresa al posto della homepage trovai un bel messaggio che sostanzialmente invitava a mandare una candidatura per chi volesse gestire un nuovo sito di retrogaming. Mandai una mail, con totale disinteresse, in onestà non mi aspettavo nulla. Ne parlai con mio fratello Francesco, quello che conoscete come Snake, che con faccia dubbiosa avrebbe comunque accettato ad aiutarmi nel caso avessi ricevuto una risposta positiva. Dovete sapere che io e Francesco avevamo già provato a gestire un sito insieme, sotto il dominio di videogamer.it, un misto tra vecchio e nuovo che adesso vedo essere un sito di quelli seri, ma all’epoca contava solo i miei articoli e quelli di Francesco più quattro gatti che bazzicavano sul forum. Ci divertivamo, ma poi abbandonammo, eravamo acerbi e pieni di cose più importanti da fare, tipo tirare a campare.

Dopo aver mandato l’email di candidatura e avuto l’appoggio di Snake, l’unico che tecnicamente avesse, all’epoca, un minimo di preparazione per stare dietro ad un sito, passarono i giorni e io me ne dimenticai completamente, fino a quando ricevetti la telefonata da un certo Daniele. Era uno di quei giorni freddi e piovosi di inizio dicembre, ero a Martina Franca, dalla mia ragazza dell’epoca. Daniele si presentò come Red e webmaster che stava sviluppando il cms che avrebbe ospitato il nuovo retrogaming.it. Mi disse che era rimasto colpito dalla mia mail appassionata e aveva deciso di affidare a me, e quindi anche al dubbioso Snake, la gestione del sito e che ci saremmo sentiti via email. Nessun dettaglio sul perché non ci fosse più il vecchio retrogaming.it e che fine avesse fatto. Onestamente non ci avevo manco pensato.

I giorni che susseguirono li passai a spedire email a tutti quelli che avevano mandato una candidatura per tastare se fossero interessati nel ruolo di redattori. Alcuni mi mandarono affareinculo con nonchalance, altri non risposero, ma molti iniziarono a girarmi le prime recensioni di prova, che poi per me erano già buone: era l’inizio e non mi sembrava giusto e neanche furbo essere schizzinosi, da qualcosa bisognava iniziare, ero ottimista che si potesse migliorare con il tempo. Credo che il primo articolo arrivò proprio da Alessio Alexthelionet, seguito dal mitico Mastergen, che ne mandava 3 o 4 alla volta. Arrivarono i primi articoli di Dariolino e le sue timide email e le recensioni di Musehead e le sue mille domande. Amymor mi chiese cosa volessi che lui recensisse e io lo sfidai con Brian the Lion. C’era invece Epikall che mi aveva mandato una listona di giochi che poteva recensire chiedendomi da dove poteva iniziare, sparai a caso. Per non parlare delle interminabili chattate su msn messenger con Sanderecord. Arrivarono tantissime ed entusiastiche recensioni di Boyakki, il mitico Fabione, Synapsy, Brainluis, Simo21 e tanti altri. Era incredibile. Si sentiva nell’aria entusiasmo, passione, voglia di fare qualcosa di buono. Era tutto dannatamente intrigante. Il bello era immaginare le loro facce, cosa potevano pensare e se avessero continuato a supportare il sito. Mi piaceva.

Red si fece sentire e mi girò il pannello di gestione di questo cms in asp e database in Access, che a leggerlo adesso fa ridere, ma all’epoca a me e a Snake sembrò potente. Red mi chiese di iniziare ad inserire i primi articoli, per impratichirmi con il sistema, e allora io e Snake spolverammo i nostri pubblicati su videogamer.it, tanto nessuno li aveva cagati, e li unimmo con i primi 100 articoli che ricevemmo. Iniziai a fare dataentry mentre ero nell’ufficio del servizio civile. Era il 22 gennaio 2008, ben 10 anni fa. Retrogaming.it andò online senza i voti alla fine della recensione e senza immagini, non erano ancora supportate, ma c’era così tanto hype tra i vari collaboratori che con Red si decise di andare lo stesso live. Sfortunatamente iniziò anche una faida con chi prima gestiva retrogaming.it e Red, vecchie frizioni, che non ebbe degli sviluppi felici e diciamo che ci siamo presi all’inizio parecchia merda, delle volte meritata, ma molte volte veramente “aggratis”, ma vabbè ci stava, però non sto qui a raccontarvi tutto, sarebbe noioso.

Comunque il sito migliorava giorno dopo giorno grazie soprattutto alle nottate di Snake che passava studiando metodi per realizzare il sito che avevamo in testa. Credo che senza di lui non ce l’avrei mai fatta a gestire tutto. I primi mesi scorrevano, tra entusiasmo e malcontento, come tutte le cose, e forse la mia poca bravura nella comunicazione unita anche al fatto che eravamo tutti dei perfetti sconosciuti dislocati in varie parti dell’Italia, si creavano dei malintesi. Non è stato facile dover gestire tutti, ma la voglia di fare non mancava ed ero ottimista. Alla fine ero contento che, anche in piccolo, stavo soddisfando un mio piccolo desiderio, anzi il desiderio in comune con Snake, e credo molti dei collaboratori: gestire e scrivere per una rivista di videogiochi che venisse anche seguita, in questo caso virtuale. Arrivò il forum, i voti, le immagini nelle recensioni, le anteprime, la mitica tv con le preview degli utlimi articoli, i commenti! Pensate che all’epoca arrivavano così tante recensioni che ne riuscivo a pubblicare ben 5 al giorno per far contenti tutti!

Pian piano Red però iniziò a scomparire, preso dal lavoro, e lasciò tutto in mano a noi. Io mi occupavo dello staff e delle recensioni, Snake di tutta la parte tecnica. Dal nostro lato pensammo che sarebbe stato meglio mettere in chiaro che volevamo evitare di lavorare su un sito che sostanzialmente non era nostro. Con nostra sorpresa il mitico Red Daniele capì e ci concesse l’uso del cms e di fare quello che volevamo, anche di migrare. Comprammo il dominio retrogaminghistory.com e ci spostammo. Arrivò gente come Pmin, Igorstellar, Macdlsa, BigPaul, Ikaris, Bert, e moltri altri, e mi scuso a non nominarli, ad arricchire con la loro sapienza e bravura uno staff già di per sé variegato e veramente in gamba, per non parlare delle prime e veramente mitiche videorecensioni di Heclegar. Un sogno!

Adesso siamo qui e ogni persona che vedete nella pagina Staff ha messo qualcosa, uno o più mattoni che ha portato RH ad essere uno dei migliori siti italiani dedicati al retrogaming. E io li ringrazio tutti, di cuore. Spero che un giorno ci si possa rivedere tutti, fare due chiacchiere, farci due risate e anche fare pace con chi ho litigato. Non vi nascondo che mentre vi scrivo ho tanta nostalgia di quel tempo, di quell’entusiasmo, di quelle recensioni acerbe ma appassionate, di chi mi scriveva perché non vedeva l’ora di vedere pubblicato il suo articolo.

A distanza di 10 anni tutto questo ovviamente non c’è più, siamo tutti molto più vecchi, stanchi, assuefatti da internet. Il tempo non c’è più da dedicare ad un sito internet che fa da hobby. La verità è che RH sta pian piano arrivando al suo tramonto. Credo che un po’ sia colpa mia che non sono più in grado di infondere l’entusiasmo ai pochi rimasti, sono stanco, un po’ è “colpa” anche perché internet sta cambiando. In fondo che posto ha ancora sul web un sito amatoriale dedicato a vecchi videogiochi? L’avvento di FB ha cannibalizzato tutto quello che è home made e adesso non è solo un social network, ma anche un blog personale, un ecommerce e un sito web. Se siti più blasonati comunque fanno fatica, ma reggono grazie al loro peso e posizione, pensate come possa reggere RH e la sua amatorialità vintage. La fruizione da parte dell’utente è diventata veloce, spicciola, pochi leggono una recensione su un sito, meglio un commento veloce, anzi un like e finisce li. Perché scrivere pagine di word quando basta aprirsi un gruppo, veloce e pratico, e scrivere 4 righe su FB, o urlare in un video su Youtube, ed essere commentato dalle stesse persone che scrivono le stesse cose e che frequentano gli stessi gruppi chiusi? Il mio non è solo un piccolo sfogo, ma anche lo specchio di quello che è diventato adesso il web socialwebcentrico. E credetemi RH, per quanto mi sforzi di stare al passo con i tempi, non ha più un vero spazio in questo mondo e gli utenti e i lettori me lo stanno confermando, giorno dopo giorno.

Chi è rimasto su RH ci ha messo e mette il suo piccolo contributo, tipo Alessio con le sue news sul retrogaming. Chi vi scrive ci mette del suo per portare avanti un qualcosa che è diventato veramente parte della sua vita e che lo accompagna da 10 anni. Ma non è abbastanza. Per sopravvivere dovremmo essere più grandi e più forti, forse anche più di quando lo eravamo i primi anni di vita. Qualcosa che purtroppo è fuori dalla mia, nostra portata. RH adesso, e da un po’ di anni a questa parte ormai, è quello che vedete, un sito che si aggiorna quando c’è del materiale e che campa con quei 4 nostalgici che girano sul forum. Lungi da me prendere la decisione di chiudere RH dall’oggi a domani, perché mai, ma credo che sia normale che prima o poi si andrà spegnendo lentamente fino alla sua naturale fine. Discorsi un po’ tristi, vero, ma oggettivi.

Comunque vada festeggiamo, è pur sempre un traguardo importante. Sono sicuro che anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo dato in questi 10 anni un contributo alla diffusione della storia del videogioco in Italia. E scusate se è poco.

Grazie a tutti, vicini e lontani.

Un virtual Saluto,
Sandro