Ho la fortuna di stare a stretto contatto con i bambini di una scuola Media Elementare, perché la mia fidanzata è insegnante ricreativa della struttura. Un sabato la scuola ha organizzato una sorta di festa educativa con un tema filo conduttore: i supereroi! Chiunque volesse partecipare era obbligato a vestirsi come il proprio supereroe preferito. Non potevo credere ai miei occhi: una simile attività extra-didattica non si era mai vista. Io almeno non l’avevo mai vista. Pensando alla nostra carriera scolastica, una festa del genere era solo mera fantascienza anche perché purtroppo la mentalità dei docenti di trenta anni fa era più legata al risultato scolastico del singolo individuo che alla crescita del gruppo. Vedere la propria educatrice vestita da Spiderman, un’altra da Catwoman, oppure l’insegnante di Matematica che interpreta Lanterna Verde, penso che possa creare nell’animo dell’alunno quella voglia in più per andare a scuola il giorno dopo. Vi chiederete dunque come mai questo articolo sia finito sulle pagine virtuali di RH! Normalmente non ci sono videogiochi in una scuola e non ci sono personaggi dei videogiochi nei costumi che vi ho menzionato poco sopra, è da questo che nasce il mio stupore. Tra tutte le persone presenti, c’è stata un’educatrice che ha avuto la brillante idea di andare oltre e non prendere spunto dai vari fumetti o cartoni che hanno accompagnato l’infanzia di intere generazioni. Lei è stata illuminata da un omino baffuto che è il suo supereroe per eccellenza: Mario! Proprio così, l’idraulico rossoblù ha vinto su altri personaggi di fama mondiale quali Zorro, WonderWoman, Calamity Jane e chi più ne ha più ne metta. Se vi soffermate un secondo a riflettere, capirete infatti che Mario è stato il personaggio che più è entrato nel cuore di chi bazzica queste pagine ogni giorno. Con Gameboy, Nes, Snes, Wii, NDS o con semplici trasposizioni in Java per internet browser, tutti hanno giocato almeno una volta a questo videogame che ha visto, nel tempo, un mondo adattarsi sempre più a questo hobby. Chi lo avrebbe mai detto: Mario è entrato nell’immaginario collettivo come supereroe e non come personaggio di un semplice videogame. E voi, chi avreste scelto?

Ringrazio Martina, proprietaria di questa splendida idea, che mi ha dato il consenso per scrivere questo articolo e di pubblicare la sua foto.