Flink è protetto da una sorta di "energia magica" che lo tutela dai nemici e si disperde al momento in cui il nostro eroe entra in contatto con loro o con i loro colpi. Finché il giovane mago possiede almeno un "elemento energetico" non soccombe agli attacchi e può, spesso, riguadagnare subito energia e preservare, così, la sua vita in modo del tutto analogo a Sonic con i suoi anelli.
In molti livelli, poi, all’interno di scrigni, sono reperibili beute magiche contenenti la suddetta energia, che consente al mago di sopravvivere e lanciare 10 diversi incantesimi, combinando in vari modi alcuni speciali ingredienti da raccogliere nei vari stage.
I nemici possono essere sconfitti con il buon vecchio salto ben assestato "alla Mario", oppure con un pratico lancio di pietre di varie dimensioni e degli stessi scrigni che contenevano i bonus. Flink, inoltre, ha la possibilità di scivolare lungo i pendii più ripidi e spazzare via i nemici in velocità. Il nostro mago può correre e incrementare, così, la lunghezza dei salti, cosa ottenibile anche tramite utilissime molle, leve e contrappesi vari che gli consentono di arrivare a piattaforme altrimenti irraggiungibili, utilizzando anche il lancio di una pietra per catapultarsi a destinazione.
In qualsiasi momento è possibile mettere in pausa e tentare una magia, con il classico pentolone ribollente. Flink raccoglie gli ingredienti magici sconfiggendo dei particolari folletti, equipaggiati con uno zaino contenente uno di questi elementi. Ogni magia si ottiene da una combinazione di 3 oggetti in un preciso ordine che “attiva” la magia senza lanciarla, mantenendola a disposizione del giovane mago. Per conoscere la combinazione giusta è necessario trovare la relativa pergamena con ricetta magica. A complicare le cose intervengono, poi, delle ricette incomplete, in cui si indica solo un ingrediente sicuro come iniziale o finale e gli altri due dalla collocazione incerta, in modo tale da costringere Flink a fare delle prove e consumare ingredienti preziosi. Le magie con ingredienti errati o con un ordine degli stessi non esatto causano simpatici siparietti comici, che vedono il nostro Flink affumicato dalla classica esplosione da apprendista stregone maldestro, oppure alle prese con fastidiose mani magiche o, infine, prendere a calci degli appiccicosi lemmings in un’esilarante auto-citazione Psygnosis. Gli incantesimi possono servire a raggiungere un particolare bonus facendo crescere una pianta fino alla giusta altezza, creare dal nulla una piattaforma, superare una porta magica, ridurre le proprie dimensioni a quelle un insetto, ottenere uno scudo, evocare il potere dei lampi per sconfiggere i nemici, ottenere l’aiuto di un piccolo demone, materializzare chiavi magiche che aprono scrigni preziosi, ecc.. Alcuni di questi spell sono, come già detto, indispensabili per proseguire nell’avventura, mentre altri consentono a Flink di ottenere vite nascoste, energia magica e bonus altrimenti preclusi.
Platform game di ambientazione fantasy realizzato nel 1994 dalla Psygnosis per Sega Mega Drive, Mega CD e Amiga CD32, Flink / The Misadventures of Flink è realizzato da Henk Nieborg, lo stesso grafico olandese responsabile dell’apprezzatissimo action-platform Amiga Lionheart, nonché autore di The Adventures of Lomax per PlayStation.
Il personalissimo stile di Nieborg rende pressoché inconfondibile la grafica del titolo Psygnosis. Se le dinamiche di gioco di Flink sono tendenzialmente canoniche, come altrettanto classica è l’ambientazione fantasy e i relativi ambienti “tipici”, la straordinaria ricercatezza della grafica riesce da sola a far emergere questo titolo dalla massa.
Flink è un gioiello di realizzazione tecnica e un notevole esempio di valorizzazione delle risorse cromatiche del 16 bit Sega e della memoria disponibile.
In una cartuccia di soli 8 Mbit (1 Mbyte), i programmatori sono riusciti ad inserire un platform game caratterizzato da una varietà sorprendente che, come abbiamo visto, si snoda in 6 diverse ambientazioni e in più di 50 livelli. Questa ricchezza quantitativa non ha, inoltre, minimamente inciso sulla qualità della grafica, sulla varietà di nemici e boss finali e sulle relative animazioni. I fondali, infatti, sono a dir poco “lussureggianti”: coloratissimi, splendidamente definiti e disegnati con un raffinato tratto, che si fonde perfettamente con quello, finemente cesellato, degli sprite. Psygnosis non ha adottato, come aveva fatto con Lionheart, “trucchi” software per visualizzare più colori della norma su schermo, “limitandosi” a selezionare e distribuire in modo ottimale su sprites e fondali le tonalità disponibili.
Flink, nonostante le apparenze, utilizza magistralmente da meno di 32 fino a poco più di 50 colori su schermo, mantenendosi, dunque, al di sotto del limite di 64 tonalità imposto dall'hardware del Mega Drive.
I pregi grafici di Flink non si fermano, però, all'eccellenza cromatica e al livello di dettaglio, nettamente superiore alla media. Lo scrolling parallattico è impeccabile (non di rado, a 3 strati) e non mancano boss di grandi dimensioni impreziositi da animazioni modulari e arti rotanti. Gli sviluppatori hanno anche inserito effetti raster come distorsioni ondulatorie ed efficaci routine di espansione/compressione e rotazione di sprite di piccole e medie dimensioni.
L’unico piccolo neo grafico è riscontrabile nelle animazioni che, per ovvi motivi di indisponibilità di memoria, non sono sempre ricche di fotogrammi, concentrandosi, al solito, sul protagonista e facendo, talvolta, rammaricare per il mancato utilizzo di una cartuccia da 16 Mbit che, nel 1994, comincia ormai ad essere un formato abbastanza diffuso su Mega Drive.
Il sonoro, purtroppo, non è all’altezza della grafica. Le musiche, ottimamente composte, sarebbero adatte all’atmosfera incantata da fiaba nordica che, complice la raffinatezza della grafica, si trasmette dalle ambientazioni e alcuni motivi risulterebbero, senz’altro, molto suggestivi e orecchiabili, ma l’insufficiente realizzazione tecnica della sintesi penalizza pesantemente la potenziale suggestione della colonna sonora. Il sound, infatti, è generalmente povero e poco curato nella polifonia e nella “limatura” delle onde sonore che sono troppo “basilari” per non risultare fastidiosamente “grezze”. Anche gli FX non si discostano dalla media e sono realizzati all’insegna della semplicità e senza campionamenti.
Il platform Psygnosis è piuttosto divertente e riesce a compensare una struttura fin troppo “classica” con elementi innovativi e uno stile grafico particolarmente raffinato. Oltre alla realizzazione assai poco brillante della parte audio, penalizza Flink l’impossibilità di salvare o inserire una password per non ricominciare da capo. Visto il gran numero di livelli, infatti, sarebbe stato utile poter ripartire almeno dal primo livello dell’isola raggiunta.
Altre versioni
Le altre due versioni di Flink sono su CD-ROM e beneficiano, quindi, della colonna sonora su traccia.
La versione Mega CD / Sega CD aggiunge 10 livelli in più per un totale di 62, una breve presentazione animata, la corrispettiva sequenza finale e diversi effetti sonori extra campionati che valorizzano chip audio aggiuntivo Ricoh in dotazione all'add-on. Le musiche, molto simili per composizione a quelle della versione su cartuccia, sono molto ben realizzate e perfettamente adatte all’atmosfera del platform Psygnosis.
La versione Amiga CD32 è pressoché identica a quella per Mega CD, con minime differenze nella finestra video (purtroppo delimitata da un black border), nei colori, che risultano leggermente più ricchi in tonalità “calde” e meno “metallici”, e in alcune animazioni, marginalmente integrate in fotogrammi.
La sostanziale parità tra le due versioni testimonia la bravura del grafico, che è riuscito ad ottenere dal MD e dal Mega CD un’estetica degna di un buon titolo per CD32, nonostante la palette cromatica del Mega Drive non sia nemmeno lontanamente paragonabile a quella della relativamente "più moderna" console Commodore.
Altre immagini: